La scuola elementare di Brembate di Sopra dal 1927
Consultando i documenti depositati presso il nostro archivio storico comunale siamo riusciti a ricostruire la storia dell’edificio scolastico dove attualmente risiede la scuola primaria (scuola elementare). L’edificio attuale è il risultato dell’unione di quattro corpi che nel tempo si sono sommati ed hanno portato all’attuale configurazione architettonica:
primo corpo: 1927
SCUOLA ELEMENTARE IN COSTRUZIONE
secondo corpo: 1952
terzo corpo: 1973
quarto corpo: 2007
L’istruzione elementare tuttavia era presente in paese anche prima. Dai nostri documenti siamo riusciti a risalire con certezza fino al 1898
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Appunti di storia …. …
Dall’unità di Italia (1861) dobbiamo giungere alla legge Coppino del 15 luglio 1877 perché l’istruzione elementare diventi obbligatoria: essa trovò piena applicazione sotto il regno di Umberto I che salì al trono il 9-1-1878. L’istruzione, che veniva data in tutti i Comuni, era obbligatoria nel grado inferiore di due anni. In prima classe secondo il metodo sillabico, che aveva sostituito l’antico metodo alfabetico, si usava il sillabario. Il grado superiore di altri due anni era obbligatorio nei Comuni con una popolazione di almeno 4000 abitanti (Brembate Sopra nel censimento del 1901 contava 1447 abitanti). Ma solitamente la scuola era limitata a tre anni. L’obbligatorietà venne però vanificata perché non c’erano sanzioni contro gli inadempienti. I maestri elementari dovevano avere la patente d’idoneità rilasciata dalle Scuole Normali. Essi venivano assunti dai Comuni che gestivano la scuola e dopo un periodo di prova potevano essere riconfermati o licenziati.
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Dai documenti possiamo dedurre che a Brembate di Sopra esisteva una scuola “rurale” presso il Municipio in via Maggiore 36, oggi via XXV Aprile.
La nostra era scuola considerata RURALE (in contrapposizione alla scuola URBANA) ed era costituita da sezioni femminili e maschili. In paese non c’erano invece né scuole serali né scuole festive (altre due tipologie di scuola del tempo). La scuola era dell’OBBLIGO. Era obbligatorio per legge regia frequentare la scuola “dai 6 anni compiuti ai 9 anni compiuti”.
Il ministro della pubblica istruzioneGuido Baccelli aveva ricevuto la carica nel 1894 e aveva compilato i nuovi programmi con istruzioni particolari per ogni disciplina di studio: educazione morale, lingua, aritmetica, storia, geografia, diritti e doveri, calligrafia, nozioni varie, disegno, canto, ginnastica e lavoro. Per la prima volta in questi programmi governativi si istituirono nelle scuole elementari il lavoro manuale, il campicello scolastico e la festa degli alberi.
Ecco il documento firmato dal ministro che invita le scuole ad istituire i campicelli scolastici ritrovato negli archivi comunali:
“Roma 12 agosto 1898
In primo piano a sx, l’ex municipio
Causa di grande conforto ai buoni cittadini dev’essere la gara di adesioni che si è destata nelle diverse province del Regno dopo l’invito ch’io feci, con la circolare del 20 luglio p.p. alle amministrazioni pubbliche ed ai privati, perché rendessero possibile nelle scuole rurali l’insegnamento pratico dei primi elementi di agricoltura, mercè la concessione di campicelli o di orti sperimentali.
Sono lieto di poter rendere pubbliche grazie ai generosi che così prontamente mi hanno offerto la preziosa loro cooperazione permettendomi di non aspettare il miglioramento del bilancio per introdurre in molte scuole rurali una riforma urgentemente reclamata dai principii di una bene intesa educazione o dagli interessi dell’economia nazionale.
Il numero e la importanza delle offerte mi consigliano d’impartire alcune istruzioni ordinate al fine di rendere stabile, uniforme e veramente efficace l’opera, cui stanno per dedicarsi tanti egregi insegnanti. Confido così di poter facilitare il compito ai comuni che hanno la fortuna di anticipare per le loro scuole un beneficio che io spero veder presto sancito per tutte da una legge dello Stato.
Le autorità preposte all’amministrazione scolastica provinciale mi daranno novella prova di loro alacrità curando che le istruzioni stesse siano dappertutto ed esattamente osservate.
Le concessioni devono avere carattere di stabilità, sia che derivino da sollecitudine delle pubbliche amministrazioni per il bene del paese, sia che procedano dalla filantropia di privati cittadini.
Quando siano perpetue, occorre un atto legale di donazione al municipio per lo scopo determinato; le altre abbiano la durata almeno di un sessennio:
Il terreno sperimentale dev’essere vicino alla scuola rurale
l’orto o il campicello abbia una estensione proporzionata ai mezzi che la scuola può avere per coltivarlo
i prodotti della coltivazione devono andare a beneficio del maestro
gli alunni non possono essere obbligati a spese e a somministrazioni di sorta. I lavori saranno facili e leggieri, proporzionali cioè all’età ed alle forze di ciascuno.
I maestri che nell’anno scolastico 1898-99 saranno incaricati del modesto insegnamento compileranno analogo programma in forma semplice, chiara e precisa. Questo sarà sottoposto all’esame ed al giudizio del Consiglio scolastico provinciale e mi sarà trasmesso insieme al parere di detto consenso non più tardi del 30 settembre pv
Ove sorgano dubbi sul buon indirizzo e sull’efficacia di questo elementare insegnamento agrario, le autorità scolastiche provinciali promuoveranno da questo ministero ispezioni straordinarie
I Prefetti, i Provveditori e gl’Ispettori scolastici faranno conoscere queste istruzioni ai Sindaci ed ai maestri elementari.
Il Ministro Baccelli”
Dai “Prospetti riassuntivi dello stato dell’Istruzione primaria”, che ogni anno i comuni dovevano compilare, abbiamo ricavato che a Brembate di Sopra alla fine del 1800 ed inizio 1900 frequentavano la scuola dell’obbligo circa un centinaio di studenti ripartiti su tre classi elementari: la prima, la seconda e la terza. C’erano anche alcuni studenti che pur avendo compiuto i 9 anni non avevano ancora assolto all’obbligo scolastico, per cui comunque non erano prosciolti dal frequentare la scuola. Erano conteggiati a parte e nell’AS 1899/00 erano 37 e due anni dopo ben 53. La legge tuttavia non prevedeva sanzioni per i non prosciolti per cui era raro vedere scolari “fuori corso” frequentare la scuola. Brembate di Sopra probabilmente aveva invece studenti virtuosi.
Curiosità: la religione cattolica era insegnata da laici.
Sdoppiamento di un’aula
Nel 1908 al piano superiore dell’edificio comunale si sono ricavate due aule partendo da un’unica grande aula con conseguenti spese murarie e di arredo per un totale di 900 lire di cui 300 riottenuti sottoforma di sussidio dal Provveditore.
Dal censimento del 1901 desumiamo che gli abitanti del paese erano 1447 di cui il 14,4% frequentava la scuola locale, ma già nel 1910 la popolazione scolastica era salita al 20%. Nel 1912 la popolazione del paese salì a 1744 unità di cui il 15% frequentava la scuola, sempre con soli tre insegnanti. Lo stipendio medio degli insegnanti era di 850 lire al mese, il più basso a parità di categoria, poiché i colleghi delle scuole URBANE percepivano ben di più.
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Appunti di storia …
In seguito alla legge Daneo-Credaro del 4 giugno 1911 le scuole elementari (1ª-2ª-3ª-4ª) e popolari (5ª- 6ª) furono amministrate dallo Stato e controllate dal Consiglio provinciale Scolastico che gestiva direttamente le scuole statali sotto la presidenza, non più del Prefetto ma del Provveditorato agli Studi. Lo Stato inoltre aumentò gli stipendi dei maestri che, avendo superato i concorsi provinciali, erano iscritti nei ruoli .
Anche i nostri insegnanti ebbero benefici economici con la statalizzazione: abbiamo trovato un documento che conferma come nel 1913 gli stipendi degli insegnanti fossero aumentati dalle 850 lire alle 1400 lire .
Una circolare interna della nostra scuola ci ha indicato la scansione della giornata scolastica. Essa era ripartita in mattina e pomeriggio: tre ore al mattino (75 minuti la prima e la seconda ora intervallate da 10 minuti d’intervallo) e 90 minuti il pomeriggio (45 minuti la terza e la quarta ora intervallate da una pausa di 10 minuti).
Nel 1913 alla vigilia della grande guerra la popolazione doveva essere aumentata poiché si chiede autorizzazione a far svolgere ad un maestro ulteriori ore. Da un documento si può ricavare che esistevano n. 03 scuole sul territorio una per la classe prima con 117 alunni, una per la classe seconda con 79 alunni ed una per la classe terza con 69 alunni.
Nel 1920 la ripresa dalla grande guerra ha spinto l’Amministrazione nel progetto del nuovo municipio nel quale erano previsti dei dormitori per gli insegnanti comunali. Una nota dell’ufficio scolastico (sempre del 1920) riprende l’allora sindaco sottolineando come la penuria di aule costringeva gli alunni ad orari ridotti per poter usufruire della stessa aula a rotazione.
Dai documenti vagliati non si capisce se il progetto sia andato in porto anche perché ancora nel 1924 si trovano preventivi per tale progetto. Di certo l’istruzione scolastica andò avanti in paese.
Curioso ritrovamento è quello del calendario scolasticodell’AS 1924/25. Diversamente da oggi i giorni di lezione erano solamente 184. Sicuramente l’anno scolastico era fortemente influenzato dalla stagionalità e dai tempi dell’agricoltura. Da questo calendario si evince per esempio che in ottobre i giorni di lezione erano solamente 10, probabilmente per dedicare tempo alla vendemmia, mentre nei mesi invernali – quando la terra riposa – i giorni salgono fino a 20- 22 al mese. Si ritorna a ranghi ridotti nei mesi primaverili probabilmente per dedicare tempo alla semina e a luglio comunque 8 giorni di scuola. Agosto invece completamente dedicato al riposo e al fieno! Anche l’orario scolastico seguiva l’andamento rurale: nei mesi invernali si entrava alla 09.00 e si usciva alle 12.00 per poi ritornare a scuola alle 13.00 e terminare alle 16.15. Nei periodi di luce invece anticipo di mezz’ora l’entrata al mattino.
La necessità di un edificio scolastico era comunque sempre più stringente e l’Amministrazione Comunale, che fin dall’anno 1900 stava accantonando denaro per tale finalità, aveva ora la possibilità di partire con un progetto.
1925: PIANO RIALZATO DEDICATO AI MASCHI. Si noti l’ingesso posteriore
Nel 1925 fu realizzato un progetto per la costruenda scuola elementare concepita con 6 aule disposte su due piani. Al piano superiore tre aule per la sezione femminile con ingresso anteriore e tre aule al piano terra per la sezione maschile con ingresso posteriore, senza possibilità di comunicazione fra i due piani. La scuola di linee architettoniche semplici doveva riprendere lo stile di Villa Sommi Picenardi (attuale Casa di Riposo) e doveva avere l’ingresso sulla via principale del paese (appunto via Sommi, attuale via XXV Aprile).
Davanti alla scuola il Parco delle Rimembranze con al centro una fontana. Il tutto inserito in un’area di verde per totali 3000 mq. Una moderna caldaia a carbone doveva riscaldare tutto l’edificio. Costo totale dell’edificio: 192.000 lire.
i mobili proposti dalla ditta Fratelli Bellotti, il parere favorevole del Medico Provinciale che tuttavia raccomanda di introdurre nel progetto “bagni con doccia in opportuni locali”. La maggior parte delle abitazioni aveva a quei tempi ancora servizi igienici fuori l’abitazione!
Il Prefetto invece ricorda l’obbligo di inserire in ogni aula un bassorilievo bronzeo della Dea Roma che ricordi il Milite Ignoto ed invia al comune memento in merito con indicazione ad usufruire di prezzi concorrenziali da parte di associazione romana. L’arredamento e le suppellettili sono stati molto curati. Nel capitolato abbiamo trovato i prezzi dei singoli arredi: quadro con foto del Re e di Mussolini lire 65,00 cadauna e così via. Fra le suppellettili sicuramente non sono stati graditi i banchi perché non confacenti alla qualità pubblicizzata: abbiamo trovato un formale reclamo alla ditta produttrice da parte del sindaco in carica.
Durante la costruzione dell’edificio l’attività scolastica proseguiva nei soliti locali comunali e l’avvento del Fascismo aveva modificato anche alcune festività. Abbiamo ritrovato il calendario scolastico dell’anno 1927/28 dove è indicata la vacanza del 20 settembre (Presa di Roma) e del 28 ottobre (marcia su Roma).
Il nuovo edificio scolastico fu completato nel 1926- 27.
Non si evince dai documenti se l’attività scolastica nel nuovo edificio sia iniziata nell’AS 1926/27 anche se una testimonianza orale sembrerebbe confermarlo. La scuola fu intitolata a Giovanni Berta, un giovane “martire” fascista, in piena ottemperanza alla propaganda del tempo.
Non abbiamo documenti fino al 1950 probabilmente perché dal 1927 al 1948 il territorio fu annesso al comune di Ponte San Pietro.
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Dopo la II Guerra Mondiale si assiste alla necessità di ampliare l’edificio scolastico, ormai troppo stretto per la crescente popolazione.
Nel 1950 l’amministrazione comunale a nome del sindaco Torri chiede il sostegno pubblico del Ministero del Tesoro attraverso l’Onorevole Antonio Cavalli appartenente alla Democrazia Cristiana. L’onorevole fa sapere che i fondi sono già stati destinati altrove e che quindi per l’anno in corso non si può sperare in sovvenzioni statali. L’anno successivo, nel 1951, il Consiglio Comunale approva l’ampliamento della scuola elementare per l’importo di lire 10.000.000 (diecimilioni) di cui si assume coraggiosamente il completo onere finanziario.
La scuola viene ampliata lateralmente di due aule al piano terra e delle corrispondenti
al piano superiore. Viene anche rifatto l’impianto di riscaldamento.
1952: ampliamento
Curiosa è la relazione preliminaredell’Ing Piazzini che, sottolineando i limiti di spesa a lui imposti dall’Amministrazione, annota come i bambini delle scuole rurali siano più soliti a temperature invernali meno gradevoli rispetto a quelli delle città e quindi giustifica un impianto meno efficiente.
Per risparmiare, si decide per esempio di non eseguire opere murarie per internare i tubi per i termosifoni che quindi si lasciano a vista. Inoltre si cerca di ridurre la metratura dei tubi stessi e per questo i termosifoni non si collocano sotto le finestre, ma il più vicino possibile gli uni agli altri in prossimità dei tavolati divisori fra le aule. L’ampliamento della struttura comporta una revisione anche dello spazio antistante la scuola cioè della piazza che ora sarà corredata anche di “panchine per il ristoro”.
Negli archivi comunali non si trova più nulla circa la scuola elementare fino al 1966 quando parte il progetto per la costruzione di una PALESTRA di cui tuttavia non abbiamo testimonianza di realizzazione. Abbiamo i progetti, ma questa costruzione non fu mai edificata, probabilmente per l’attenzione che l’amministrazione comunale stava dedicando al progetto della scuola media. La scuola ora comprendeva sezioni dalla prima alla quinta.
Tornando alla palestra questa doveva occupare una superficie di 370 mq per un volume di 2100 mc ed un costo di 27milioni di lire. Sarà un progetto tenuto sulla carta e che vedrà la sua realizzazione, in forma ancor più maestosa, solo nel recente 2007.
Altro balzo nel tempo per arrivare al 1973 quando l’amministrazione comunale annovera nei propri archivi un altro ampliamento delle scuole elementari: la parte più ad ovest.
Il progetto di ampliamento ha avuto i primi albori nel 1959, ma qualche inconveniente (probabilmente penuria finanziaria) deve avere rallentato l’attuazione.
1973: terzo ampliamento
Il “solito” ing Piazzini nel 1970 viene incaricato dal Comune per riformulare una nuova proposta di ampliamento e giunge con un progetto che prevede quattro nuove aule al pian terreno e quattro al primo piano con servizi igienici annessi e ristrutturazione ed adeguamento dei corridoi, locali segreteria e infermeria (si ricordi che ai tempi esisteva la medicina scolastica): costo complessivo dell’opera 67milioni di lire. Il 13 giugno 1972 viene commissionata l’opera all’impresa edile di Falgari Mario con consegna a 365 giorni puntualmente rispettata.
L’opera fu portata a termine e l’anno successivo, nel 1974, fu bitumata l’estrema area ovest per essere adibita a pista da corsa; fu ricavata anche una buca con sabbia per il salto in lungo mentre analoga operazione veniva compiuta alla scuola media dove oltre alla suddetta area per corsa veniva costruito un campo da basket/pallavolo esterno ancora esistente.
Regolare amministrazione fino al 1982 quando vengono eseguite nuove opere di manutenzione sull’edificio per l’eccessiva umidità che stava logorando i piani inferiori e minando la stabilità dell’edificio nonché adeguamento dell’impianto idro – sanitario.
Ultimo atto la costruzione della palestra e dell’ala sud ovest.
L’ultimo ampliamento del 2007 comprende anche una nuova palestra
Siamo nel 2007 e questo è l’ultimo atto strutturale compiuto sull’edifico scolastico su cui non ci dilunghiamo essendo ancora nei ricordi di molti di noi e per lasciare ai posteri la gioia della ricostruzione di questi momenti
file .pdf: 20 Mb
FONTI: ARCHIVIO STORICO COMUNE DI BREMBATE DI SOPRA -BG
RICOSTRUZIONE STORICA: PIETRO GHEZZI
FILMATI: Max Dousset, Giorgio Chiesa, Pietro Ghezzi,
Daniele Ghezzi, Giuseppe Serra
E’ concessa la duplicazione di quanto sopra con la gentile accortezza di citazione della fonte.
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